Storia del Comune
I primi passi di Monsano - Conoscere il Comune
Ultima modifica 16 novembre 2023
Il nome
Non sembra tanto derivare, banalmente, da "monte" e "sano", anche se effettivamente fu per le genti della piana rifugio e salvezza dalle pestilenze (1591, 1601, 1622, 1639 le più terribili ricordate dagli annali). Più verosimilmente è invece toponimo di Musianum - luogo dedicato alle Muse. Il riferimento è avvalorato dalla vicina Lauriola - bosco di lauri, piante sacre ad Apollo. Compaiono anche Musciano e Mosciano e Mustrani e Monsanello. Il nome attuale è stato imposto con Regio Decreto nel 1864.
I primi abitanti
Nel 756, con lo Stato Pontificio, eccoci anche ufficialmente Marca che (marka in germanico), significa appunto "terra di confine". E per quelli di Monsano, estrema periferia dell'ultimo avamposto, sorte sempre uguale ed ineluttabile: primi a buscarle, ultimi ad essere ricordati per i benefici.
Lo stemma
La città
Monsano baluardo di Jesi
Così vicino alla città di Jesi sembra considerato da sempre come fortificazione esterna o poco più; da sfruttare finché possibile, sacrificabile quando necessario, sempre esposto alle insidie esterne, capro espiatorio d'elezione e paravento delle figuracce di Jesi, come quella volta, nel 1461, della lite fra i Malatesta e Pio II, che sfociò nella pagliacciata dell'ordine di abbattimento delle mura, del tutto improponibile. Per contro i Monsanesi non sembra abbiano mai dimostrato gran spirito di eroismo e nessuna voglia di sacrificarsi per Jesi. In cattive acque si davano facilmente al nemico. Per Jesi d'altronde, il litigare con Ancona per lo sbocco a mare ed il possesso dell'abazia di Chiaravalle pare fosse la principale occupazione.
Morfologia dell'edificio
Il Castello (non v'è notizia dell'aspetto di Monsano come "Villa"), ha pianta rettangolare di circa m. 200x90 con torrioni d'angolo, tre pentagonali ed uno cubico. Negli antichi documenti risulta munito di merli, e ponte levatoio all'unica porta su un parziale insalubre fossato d'acqua stagnante. Dei merli oggi non v'è più traccia, così come delle mura originali verso il mare. Di porte nel tempo ne sono state aperte parecchie altre, per il comodo dei notabili di turno, il fossato fu colmato nel 1590 con beneficio almeno per la salubrità dell'aria.
Conoscere il Comune
Monsano entra nella storia nel 1197, citato come dipendenza dell'abazia di Valfucina (S.Vicino). Fino alla fine del XIII secolo è la Villa collegata alla Pieve di San Giovanni (la chiesa di S.Giovanni esisterà fino al 1897 come chiesa tumulante, cioè cimiteriale); diverrà Castello forse dal 1340 dopo che Jesi, immediate subiecta della Santa Sede, perde Monte San Vito che passa ad Ancona.
Comune della Vallesina, in posizione collinare. Il suo panorama spazia dal mare, con il Monte Conero, agli Appennini, dai Sibillini fino al monte Catria. La sua storia è millenaria, dai primi insediamenti benedettini (è del 1197 la citazione come dipendenza dell’Abbazia di Valfocina). Fino alla fine del XIII secolo è la Villa collegata alla Pieve di San Giovanni (la chiesa di S.Giovanni esisterà fino al 1897 come chiesa tumulante, cioè cimiteriale).
Il suo nome deriva dall’antico Musianum, dal nome della contrada nei cui bosco “.. nelli contorni quale favoleggiano fosse dedicato alle Muse.” (Tomaso Baldassini - ‘Notizie historiche dell’antichissima e regia città di Jesi. Bonelli. Jesi. 1765 ’). Un decreto reale del 1862 lo trasforma in Monsano, dai precedenti Musiano e Mosciano.
Il suo territorio, di 14 km², anticamente coperto da foreste di querce e allori, declina dolcemente verso valle, tra distese di olivi e il moderno, tranquillo centro abitato. A valle, una ampia zona industriale.
Il centro storico è caratterizzato dal castello, di origine medievale, con una cinta muraria del XV secolo, originale nella sua disposizione perfettamente rettangolare.
Al suo interno, si trova la Chiesa del Sacramento, anticamente denominata Santa Maria del Soccorso. Realizzata nel XVI secolo, fu residenza dei frati apostolici, e venne ricostruita dalle fondamenta nel 1701. Conserva al suo interno alcune tele di Domenico Luigi Valori, realizzate nel 1736. In prossimità del Castello, si trova la Chiesa di San Pietro Apostolo, il cui nucleo ha origini sin dai XII secolo. Al suo interno sono conservati un’interessante pala di Claudio Ridolfi raffigurante una ‘Madonna con Bambino e i SS. Francesco e Stefano’, del XVII secolo, e una tela del Valeri.
Uscendo dal paese, in un suggestivo spazio rimasto immutato nel tempo, si trova la Chiesa di S. Maria degli Aròli, rimasta intatta in tutto il suo splendore. Il suo stile romanico-gotico permette di ipotizzarne la costruzione intorno al XII secolo. La chiesa, ricca di affreschi e di uno stupendo altare, presenta un protiro tipicamente gotico, con uno squisito portale ogivale. Nella frazione di S. Maria si trova l’omonimo Santuario, edificato a partire dal 1471, anno delle apparizioni della Vergine nel territorio. Al suo interno, uno splendido affresco della Madonna, riscoperto recentemente nella sua veste originaria e oggetto di un accurato restauro.
In località Sant’Ubaldo, si trova la settecentesca Villa Pianetti, con la sua suggestiva architettura e il magnifico parco.
- Il Comune di Monsano è gemellato con il Comune Austriaco di KLEINPOECHLARN e con il Comune Francese di TOULAUD